ABCDario

Sono un uomo.
Un uomo di 23 anni.
Ventitrè freschi freschi che mi porto dietro da ben cinque giorni.
In questi miei anni ho imparato tante cose,
ho imparato a camminare, mettendo un piede avanti all'altro, 
prima cadendo, 
dopo rotolando, 
poi claudicando,
solo verso i 3 controllando la caduta.
Ho imparato sì,
a parlare, 
l'avessi mai fatto, 
è proprio quando cominci che non la smetti più
e dici cose belle 
e dici cose brutte, 
più le brutte 
ultimamente, 
che guaio.
Avessi mai imparato a di parlare beh, 
avrei mai detto cose certe, 
avrei mai insultato di tra i denti padremadre,
a denti meno stretti ultimamente.
Se non avessi mai imparato a parlare, 
avrei urlato mai, 
mai coniugato, 
mai copulato.
Avrei fischiato,
l'avessi mai imparato,
il fischio infastidisce,
fa trasalire.
Avessi mai imparato a emetter suono
avrei mai cantato, 
non mi sarei mai innamorato, 
no, 
questo no, 
ma non l'avrei mai detto a nessuno, 
e sarei stato solo,
ultimamente.
Meglio tenermi la bocca chiusa.
Che se non avessi mai imparato a leggere, 
a quest'ora 
non saprei neanche scrivere 
e mai avrei inquinato i web-lettori
di certi discorsi 
che fan le palle diroccate.
Però, che l'ho imparato è vero,
e quel che ho imparato lo devo al mio antenato,
al genitore,
che mi ha detto no,
quand'era il caso,
che mi ha insegnato le parole,
quelle bene e quelle male,
che mi ha insegnato come fare
per muoversi di base nella vita
e soli
cominciare a camminare.
L'ultima lezione,
la devo al mio papà,
forse la più importante,
la fine del ciclo,
la morte.
Che mi ha insegnato che cos'è,
per chi la incontra sul suo passo
e quel che è per chi rimane
e che gli tocca di lottare,
contro chi non la capisce ed inveisce su di te,
che ti abbandona,
perché la sua felicità è più importante
di chi porta con sé questo gravame assai pesante
e che detto fra me e te 
io li ringrazio
perché non lo cederei a nessuno, 
questo dolore
è un dolore così grande che spero di non dimenticarlo mai.
Fortuna che la vita non è fatta di soli disdegnanti e farisei
ed hai accanto chi ti ama,
non perché ne condivide il peso
o lo vorrebbe,
ma perché ti ama
basta
e non può farne a meno.

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