per parlare per enigmi...

in quanto mio padre sono già morto,
in quanto mia madre vivo ancora e invecchio.

Tutti i turbamenti morbosi dell'intelletto,
anche quel mezzo stordimento che segue alla febbre,
mi sono rimasti fino ad oggi completamente estranei:
ho dovuto informarmi sui libri della loro natura e della loro frequenza.

Il mio sangue scorre lentamente.
Nessuno ha mai potuto accertare la febbre su di me.
Un medico, che mi curò a lungo come malato di nervi,
disse alla fine:"no! i suoi nervi non hanno niente, sono io che sono nervoso".

In definitiva nessuna degenerazione locale accertabile;
nessun mal di stomaco di natura organica,
per quanto sappia, come conseguenza di un esaurimento generale,
di una fortissima debolezza del sistema gastrico.

Anche il dolore agli occhi,
che si avvicina a volte, pericolosamente,
alla cecità, è solo una conseguenza, non una causa:
di modo che ogni accrescimento della forza vitale ha accresciuto la forza visiva.

Guarigione vuol dire, per me, una lunga, troppo lunga serie di anni.

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