Introduzione - "Ed io credevo di avere il mondo in pugno…"

Giovedi, 21 Giugno 2007

Tutto tace.
L’aria, i colori…ogni cosa nella stanza sembra rimanere immobile, tutto ha smesso di pulsare.
La trama si fa fitta, sembra di essere in un teatro di angosce, mentre un trentatré giri suona il più forte dei sedativi.

C’è chi dice che quando si muore, la vita scorra davanti ai suoi occhi,
immagini proiettate su un telo bianco, titolo dello spettacolo, tu:
vita, miracoli, morte e dannazioni;
in un cinema sotto le stelle.

Altri dicono di aver visto il proprio corpo dall’esterno…
come se sentissero che anima e corpo siano state obbligate a strade diverse;

oppure,

c’è chi dice di aver visto una luce fredda e intensa,
così bianca da incendiare lo sguardo o così calda e vermiglia da infuocare lo spirito.

Tutte cazzate.

Quando si muore, senti solo il freddo del buio che ti avvolge…
misto ad un forte senso di frustrazione.

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