Capitolo 2 --> Puoi contare il tempo che ci separa sui petali di una margherita
Martedì, 19 Giugno 2007 [2 giorni prima]
“Amore, tesoro…anch’io ti voglio bene, ma per favore lasciami la mano…devo andare in bagno”
è una frase che mi trovo a pensare sempre più spesso
sputo la prima cosa che mi sanguina la bocca
“eccoci, casa dolce casa”
ma lei continua a guardarmi con quegli occhi,
e io non li posso guardare,
mi fanno accapponare la pelle come una scartavetrata di lavagna
sono pieni di..sentimento, e passione, e aspettative…
aspettative di che? Quale aborto mancato sta partorendo il tuo cervello?
eppure quegli occhi..
in quello sguardo,la bellezza lascia spazio all’ossessione.
“allora a domani!”
moriva dalla voglia di dirlo;
“a domani…”
io l'avrei sostituita con una bionda media
inutile implorare altro tempo,
sento già i suoi 56 kg appesi al collo,
come una pietra che non aspetta altro di trascinarmi con sè,
sul fondo del fiume.
Un brivido mi percorre la schiena;
sono preso dalla scabbia,
un attacco di orticaria:
il prurito aumenta, potrei scoppiare;
le sue mani bruciano,
e il caldo è insopportabile…
sembra di essere abbracciati dal sole
cazzo brucia!
Apro la bocca per dire qualcosa,
lo stomaco mi sale su per la gola
inghiotto e vomito le ultime parole
“a domani.”
E’ tutto ciò che ho da dire.
...decisamente vomito.
“Amore, tesoro…anch’io ti voglio bene, ma per favore lasciami la mano…devo andare in bagno”
è una frase che mi trovo a pensare sempre più spesso
sputo la prima cosa che mi sanguina la bocca
“eccoci, casa dolce casa”
ma lei continua a guardarmi con quegli occhi,
e io non li posso guardare,
mi fanno accapponare la pelle come una scartavetrata di lavagna
sono pieni di..sentimento, e passione, e aspettative…
aspettative di che? Quale aborto mancato sta partorendo il tuo cervello?
eppure quegli occhi..
in quello sguardo,la bellezza lascia spazio all’ossessione.
“allora a domani!”
moriva dalla voglia di dirlo;
“a domani…”
io l'avrei sostituita con una bionda media
inutile implorare altro tempo,
sento già i suoi 56 kg appesi al collo,
come una pietra che non aspetta altro di trascinarmi con sè,
sul fondo del fiume.
Un brivido mi percorre la schiena;
sono preso dalla scabbia,
un attacco di orticaria:
il prurito aumenta, potrei scoppiare;
le sue mani bruciano,
e il caldo è insopportabile…
sembra di essere abbracciati dal sole
cazzo brucia!
Apro la bocca per dire qualcosa,
lo stomaco mi sale su per la gola
inghiotto e vomito le ultime parole
“a domani.”
E’ tutto ciò che ho da dire.
...decisamente vomito.
eccomi...
RispondiEliminaadesso sarò il tuo tormento...uahuahuah